Non è una novità: da tempo si sapeva che le discariche del Trentino erano prossime all’esaurimento, ma nessuno ha affrontato con la necessaria decisione il tema della costruzione di un impianto (inceneritore o gassificatore) per la distruzione dei rifiuti urbani non riciclabili. L’invio agli inceneritori che operano fuori Provincia avviene con il contagocce e tra un po’ non sapremo più dove mettere i rifiuti.
Quotidianamente leggiamo gli appelli più o meno disperati dei responsabili della raccolta dei rifiuti urbani operanti in varie parti del Trentino. L’incendio di Ischia Podetti ha dato il colpo di grazia al sistema provinciale delle discariche che sono ormai sostanzialmente sature.
Nel frattempo diventa sempre più difficile (e costoso) trovare inceneritori localizzati fuori Provincia a cui mandare i nostri rifiuti urbani non riciclabili. A livello politico, le liti post-voto del Governo provinciale di centro destra non aiutano a risolvere il problema.
Il “capitano” Salvini è uscito malconcio dalle recenti elezioni ed anche il suo fedele “soldato” Fugatti non si sente tanto bene. Sembra che i diversi attori politici siano più interessati a capire chi guiderà la prossima Giunta provinciale piuttosto che ad occuparsi seriamente dell’urgente problema dei rifiuti che presto potrebbe generare anche in Trentino scenari “romani“.
A fronte di questa situazione, stride l’assenza di una forte pressione da parte delle opposizioni. Alcuni partiti (non tutti) dopo essersi schierati fermamente contro l’idea di costruire un inceneritore, probabilmente preferiscono far finta di non vedere per non dover ammettere di essersi sbagliati.
Qualsiasi decisione si prenda, non potrà che essere un rattoppo. Anche se si decidesse di costruire un impianto per l’incenerimento o la gassificazione dei rifiuti non riciclabili, sarebbe comunque troppo tardi per vedere risultati apprezzabili prima di qualche anno. Nel frattempo viviamo alla giornata, con i piazzali pieni di rifiuti da incenerire.
Sperando che non si verifichino altri incidenti come quello di Ischia Podetti.
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