Vi segnalo un post di Enrico Verga apparso su Il Sole 24 Ore. Il tono può apparire lieve o addirittura scanzonato, ma l’articolo affronta in modo esaustivo molti aspetti del “Piano Mattei” (l’iniziativa tanto cara al premier Meloni che dovrebbe trasformare l’Italia nell’hub del gas europeo).
Vi segnalo un post scritto da Enrico Verga pubblicato nel blog Econopoly. Lo potrete trovare nel sito de Il Sole 24 Ore.
Come è ben spiegato nel post, l’iniziativa dell’Italia si inserisce in una realtà molto complicata ed estremamente competitiva. Gli interessi geopolitici si scontrano a vari livelli e l’Italia rischia di fare la fine del vaso di coccio tra i vasi di ferro. Quella che il Governo italiano ha sbrigativamente presentato come la soluzione ideale per assicurare le future forniture di gas per l’Europa si troverà a competere con le iniziative di altri Paesi europei e non risolverà il problema della dipendenza energetica europea da Paesi che nulla hanno da invidiare rispetto alla Russia in termini di disprezzo dei diritti umani e dei principi della democrazia.
Anche sulla futura disponibilità di shale gas proveniente dagli Stati Uniti ci sono seri dubbi. I livelli produttivi del gas made in USA potrebbero scendere rapidamente, costringendo gli Stati Uniti a bloccare le future esportazioni.
In tale contesto, intestardirsi nell’uso intensivo di gas naturale invece di puntare con maggiore decisione sul risparmio energetico e sulle energie rinnovabili (eventualmente integrate da centrali nucleari di futura generazione) potrebbe rivelarsi una scelta perdente.
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