Ha senso parlare di clima “bizzarro”?

In alcune recenti interviste il premier Meloni ha parlato di un “passaggio bizzarro riferendosi al fatto che il commissario alla siccità nominato pochi giorni fa oggi si debba occupare dell’alluvione. In realtà non c’è proprio nulla di “bizzarro” nel fatto che il riscaldamento globale stia provocando una intensificazione ed un aumento della frequenza di fenomeni meteorologici estremi. Quello che sta succedendo è esattamente ciò che è stato ampiamente previsto dai modelli climatologici. Solo i negazionisti possono far finta di niente e parlare di eventi “bizzarri” come se il clima – invece che dalle leggi della fisica – fosse governato da un folletto dispettoso.

In alcune recenti interviste abbiamo sentito il premier Meloni parlare di fenomeni “bizzarri” dopo che la lunga siccità è stata improvvisamente seguita da una devastante alluvione.

Solo chi ignora l’abc dei fenomeni complessi può parlare di “bizzarria” di fronte agli improvvisi cambiamenti che abbiamo osservato. Eppure basterebbe leggere il bel libro di Giorgio Parisi oppure osservare con un po’ di curiosità il volo degli storni nei cieli di Roma durante le sere invernali per capire che non c’è nulla di “bizzarro” in ciò che è recentemente accaduto. Infatti abbiamo banalmente a che fare con le improvvise variazioni che caratterizzano il comportamento di un sistema “complesso“.

Immagine di un volo di storni nel cielo di Roma (foto: COBBS Lab, ISC-CNR, Roma)

All’interno di un sistema complesso (ed il clima appartiene senz’altro a tale categoria) tutto si tiene e fenomeni tutto sommato marginali possono produrre improvvisi cambiamenti di grande rilievo. Il fascino del volo degli storni nel cielo di Roma è dato proprio da questi repentini cambi di forma e di direzione che – ad un osservatore distratto – potrebbero anche apparire “bizzarri“, ma che in realtà hanno una motivazione ben precisa (nel caso del volo di storni possono essere provocati dall’attacco locale di un falco che cerca di catturare uno degli storni in volo).

Siccità e nubifragi ci sono sempre stati. Per innescare piogge torrenziali sull’Italia basta che una corrente fredda proveniente dal Nord Europa si scontri con una corrente di aria calda proveniente dall’Africa che si è caricata di umidità sorvolando il Mare Mediterraneo. Oggi – come in passato – non è possibile fare previsioni di medio-lungo periodo per capire dove e quando tali eventi potranno accadere. Tuttavia – a causa del riscaldamento globale – i fenomeni meteorologici estremi sono diventati più intensi e più frequenti. L’eccesso di calore immagazzinato nell’atmosfera e nel mare è il “carburante” che li alimenta.

Un altro effetto da considerare è quello indotto dai lunghi periodi di siccità che rendono i terreni molto secchi ed inadatti ad assorbire una grande quantità di acqua. Se – al termine della siccità – la pioggia arriva improvvisamente ed in grandissima quantità, rischia di scorrere sul terreno inaridito aumentando la probabilità di generare devastanti alluvioni.

Si parla – anche se il termine non è completamente corretto – di “tropicalizzazione” del clima mediterraneo. Questo non vuol dire che il clima mediterraneo diventerà esattamente uguale a quello tropicale (oltre all’effetto indotto dall’aumento delle temperature c’è da tener conto anche del fatto che il Mare Mediterraneo ha una massa d’acqua molto più piccola rispetto a quella degli oceani). Quello che possiamo affermare con certezza è che la tendenza verso un aumento della frequenza e dell’intensità di taluni fenomeni meteorologici è un dato ormai statisticamente accertato e – continuando di questo passo – è fatalmente destinato ad aumentare ulteriormente.

Di fronte a questa situazione possiamo continuare a far finta di niente come se – dietro a taluni fenomeni meteorologici estremi – ci fosse la volontà di un folletto dispettoso incline a comportamenti “bizzarri“. Oppure possiamo darci da fare per ridurre le cause del riscaldamento globale e per mitigarne gli effetti. Tertium non datur.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.