Stellantis fa un piccolo investimento nelle batterie agli ioni di sodio, ma le aziende cinesi sono davanti a tutti

Stellantis ha recentemente annunciato di aver contribuito al finanziamento della start-up francese Tiamat che si propone di sviluppare batterie agli ioni di sodio ad alta efficienza. Intanto stanno arrivando sul mercato le prime batterie agli ioni di sodio per autotrazione di produzione cinese.

Le batterie agli ioni di sodio promettono di diventare entro pochi anni una valida alternativa rispetto alle batterie agli ioni di litio grazie agli indubbi vantaggi offerti dal punto di vista dei costi, della sicurezza rispetto al pericolo di incendio e dell’intervallo di temperatura di funzionamento. D’altra parte le batterie al sodio sono caratterizzate da una densità di energia che è decisamente più bassa rispetto alle batterie al litio. Questo ne limita l’utilizzo nelle applicazioni dove il peso è un fattore critico come – ad esempio – le auto a trazione elettrica.

Tiamat (start-up del CNRS francese che si propone di sviluppare batterie al sodio ad alta efficienza) ha recentemente completato la sua terza raccolta di fondi ricevendo 30 milioni di Euro da vari finanziatori tra cui compare anche Stellantis. Ulteriori finanziamenti fino a 150 milioni di Euro saranno raccolti nel corso dei prossimi 2 anni. L’obiettivo di Tiamat è quello di produrre – entro la fine del 2025 – batterie agli ioni di sodio con una capacità complessiva di almeno 0,7 GWh. Le prime batterie che saranno prodotte da Tiamat probabilmente non avranno la densità di energia necessaria per essere utilizzate in campo automobilistico, ma saranno impiegate per lo sviluppo di sistemi di accumulo dell’energia.

Intanto i produttori cinesi stanno lavorando alacremente per fornire ai produttori di veicoli elettrici batterie al sodio in grado di soddisfare le loro esigenze. Il gigante delle batterie BYD – in collaborazione con il gruppo Huaihaiha avviato a Xuzhou la costruzione di una grande fabbrica destinata alla produzione di batterie al sodio. Il progetto prevede di arrivare ad una capacità produttiva di 30 GWh all’anno e richiederà un investimento pari a 1,4 miliardi di US$.

Quando qualche mese fa apparvero le prime indiscrezioni di stampa su questo nuovo prodotto, sembrava che BYD intendesse proporlo ai costruttori di auto elettriche come una alternativa rispetto alle batterie basate sul litio. Le ultime informazioni circoscrivono il mercato di interesse a moto e a piccoli veicoli a 3 ruote per i quali il basso costo delle batterie al sodio costituisce un vantaggio competitivo anche in presenza di qualche limite in termine di autonomia.

Intanto è stata annunciata la commercializzazione di 2 nuove auto elettriche prodotte da società cinesi partecipate rispettivamente da Volkswagen e Ford. I nuovi modelli saranno dotati di batterie al sodio fornite – rispettivamente – da HiNa Battery e da Farasis Energy. Si tratta di vetture elettriche di piccole dimensioni, pensate principalmente per uso urbano che – grazie all’utilizzo delle batterie al sodio – potranno essere vendute ad un prezzo relativamente contenuto. Ovviamente lo scotto da pagare è quello dell’autonomia limitata che – nominalmente – non supererà i 250 km.

Farasis Energy ha dichiarato che attualmente le sue batterie al sodio hanno una densità di energia di 140 – 160 Wh/kg, valore che dovrebbe salire a 160 – 180 Wh/kg entro la fine del 2024. Secondo i piani della compagnia, entro il 2026 si dovrebbe raggiungere una densità pari a 180 – 200 Wh/kg (per confronto una buona batteria al litio oggi ha una densità di carica pari a 350 Wh/kg).

In conclusione, siamo ancora molto lontani dal poter considerare le batterie al sodio come una reale alternativa rispetto alle batterie al litio, ma il mercato si sta muovendo e finalmente si vedono le prime concrete applicazioni. Per il momento la densità energetica delle batterie al sodio è ancora insufficiente per poter sfidare le batterie al litio nella alimentazione di auto a trazione elettrica dotate di grande autonomia, ma le case produttrici stanno lavorando alacremente per migliorare le caratteristiche delle batterie al sodio in modo da estenderne ulteriormente il campo di applicazione.

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