Risparmio energetico e inquinamento luminoso notturno

Il caso più noto è quello del Belgio che appare, nelle immagini satellitari notturne, come un “faro nella notte“. L’uso eccessivo di luci notturne, oltre a causare uno spreco di energia, non produce alcun beneficio in termini di prevenzione della criminalità o degli incidenti stradali e crea una pesante situazione di inquinamento luminoso. Il passaggio alle luci LED poteva essere un’occasione per ripensare al modo con cui illuminiamo di notte le nostre città, ma in molte realtà è stata un’occasione persa.

L’uso eccessivo di luci notturne è un problema comune a diverse città grandi e piccole, ma la situazione del Belgio è senz’altro quella più eclatante, così come si vede dalle immagini satellitari notturne:

Immagine satellitare notturna del Belgio e dei Paesi vicini (Crediti: immagine NASA Worldview)

Si potrebbe pensare che un’illuminazione notturna più intensa possa produrre benefici in termini di prevenzione della criminalità e degli incidenti stradali. Tuttavia se confrontiamo le statistiche del Belgio con quelle della vicina Germania si vede che di notte in Belgio vengono commessi mediamente un numero di reati per abitante doppio rispetto a quello della Germania. I dati statistici dimostrano anche che una illuminazione estesa delle strade non produce particolari benefici in termini di riduzione degli incidenti stradali notturni.

Aldilà dello spreco di energia elettrica, un uso eccessivo dell’illuminazione notturna produce un altro effetto indesiderato. Si tratta del cosiddetto “inquinamento luminoso“: la luce emessa verso l’alto viene diffusa dalle particelle presenti nell’atmosfera ed il cielo notturno non diventa mai veramente buio.

Come ben sanno gli astrofili, nelle città dove il livello di inquinamento luminoso è più elevato è praticamente impossibile osservare il cielo notturno. Ormai riusciamo a vedere la Via Lattea solo nelle località lontane da città, anche di piccole dimensioni. Nei grandi centri urbani può essere difficile osservare anche le stelle più luminose.

Ma i danni dell’inquinamento luminoso vanno ben oltre al fastidio provocato agli appassionati di astronomia. Le luci artificiali troppo intense interferiscono pesantemente con il ciclo vitale di numerosi animali selvatici e possono esercitare una influenza negativa anche sugli esseri umani.

Il progressivo passaggio alle luci LED poteva rappresentare un’occasione per ottimizzare i sistemi di illuminazione notturna delle nostre città. Purtroppo la riduzione dei consumi elettrici rispetto alle lampade utilizzate in precedenza è stata colta come un’occasione per aumentare la luminosità dei sistemi installati, mantenendo i consumi elettrici praticamente costanti. Ho sentito Sindaci vantarsi con i loro concittadini di avere aumentato la quantità di luce notturna, spacciando tale fatto come una garanzia di maggiore sicurezza.

L’attuale crisi energetica ci sta costringendo ad attuare azioni molto forti per ridurre i consumi. Ci sono Comuni che stanno pensando ad interventi radicali come lo spegnimento dell’illuminazione pubblica notturna per risparmiare sulle bollette dell’energia elettrica.

Forse non è troppo tardi per ripensare al modo con cui è organizzato il sistema dell’illuminazione notturna delle nostre città. Si potrebbero realizzare alcuni interventi che consentirebbero di ridurre sia i costi di esercizio che i problemi di inquinamento luminoso. In particolare:

  1. Accelerare la conversione verso le luci LED (di potenza adeguata) e ridurre la potenza degli impianti di illuminazione a LED già installati che producono una quantità di luce eccessiva rispetto alle reali necessità.
  2. Installare sistemi di accensione automatica che attivino almeno una parte delle luci LED solo quando servono davvero evitando, ad esempio, di tenere accese tutte le luci di una via cittadina nei momenti in cui la via è completamente deserta.
  3. Verificare la struttura dei sistemi di illuminazione in modo che tutta la luce prodotta sia diretta solo verso il basso (dove serve), eliminando la dispersione di luce laterale o verso l’alto.

Si tratta di interventi semplici che richiedono l’uso di tecnologie elettroniche poco costose ed in grado di produrre benefici immediati sia sui consumi che sull’inquinamento luminoso.

Ovviamente sarebbe stato meglio se ci avessimo pensato prima ed oggi i Comuni non sarebbero costretti a pensare a drammatici interventi di emergenza; ma – come si dice – non è mai troppo tardi!

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