I conti energetici della Provincia Autonoma di Trento non tornano

Rispondendo ad una interrogazione consiliare, l’assessore provinciale Achille Spinelli ci informa che la salita dei costi energetici produrrà un aumento delle spese per la gestione degli edifici di competenza provinciale per un ammontare pari a circa 10 milioni nel corso del 2022. Analoghi costi aggiuntivi sono previsti per gli anni 2023 e 2024, ma si tratta – a mio avviso – di stime un po’ troppo ottimistiche. E intanto le misure per ridurre i consumi energetici degli edifici di competenza provinciale latitano.

La risposta dell’assessore provinciale Achille Spinelli sui costi energetici degli edifici di competenza provinciale (sedi della Provincia, Enti provinciali e Scuole) mostra un forte aumento dei costi, legato soprattutto alla fine di un conveniente contratto per la fornitura di corrente elettrica a prezzo fisso (dell’ordine di 50 Euro/MWh). Per intenderci, si tratta di circa 1/10 rispetto a quanto oggi Dolomiti Energia fa pagare agli utenti domestici che hanno uno dei cosiddetti contratti di “maggior tutela“.

L’aumento dei prezzi registrato nel corso del 2022 comporterà per la Provincia Autonoma di Trento un aumento dei costi energetici pari a circa 10 milioni di Euro. Ma il vero problema è che l’assessore stima per gli anni 2023 e 2024 un costo più o meno in linea con quello del 2022, considerando un prezzo medio di 200 Euro/MkWh per l’energia elettrica e di 80 Euro/MWh per il gas naturale.

Si tratta di cifre molto ottimistiche, decisamente inferiori rispetto a quelle attuali (quasi doppie) e anche al valore dei contratti di tipo future che sono attualmente stipulati per il 2023. Quello che succederà nel 2024 è un mistero per chiunque e dipenderà da una infinità di fattori.

Ovviamente tutti ci auguriamo che i costi scendano, sia per il bilancio della Provincia che per le nostre povere tasche, ma fare previsioni sulla base delle stime presentate dall’assessore Spinelli sembra poco prudente.

Molti di questi costi potrebbero essere sostanzialmente ridotti migliorando l’isolamento energetico degli edifici ed aumentando l’efficienza energetica degli impianti. Cascano un po’ le braccia quando si sente l’assessore Spinelli parlare di un documento pomposamente intitolato “Linee guida per l’Energy Management” che contiene tra le misure da adottare “l’installazione di lampade a led“. Ingenuamente si potrebbe pensare che ormai le lampade a led siano ovunque, ma evidentemente nelle sedi della Provincia Autonoma di Trento non sono ancora abbastanza diffuse.

Attorno a casa mia ci sono alcune Scuole la cui competenza ricade direttamente sotto la responsabilità della Provincia. Basta dare un’occhiata agli infissi per rendersi conto che il tema energetico non è mai stato considerato con la dovuta priorità. Servirebbero interventi radicali, sia per migliorare l’isolamento termico degli edifici, sia per migliorare la qualità dell’aria anche a fini di prevenzione sanitaria (cosa di cui si è iniziato a discutere 3 anni fa, subito dopo lo scoppio della pandemia senza mai fare nulla!).

Temo che alla fine si limiteranno ad installare qualche pannello solare sul tetto delle Scuole (pannelli che notoriamente funzionano meglio in estate quando le Scuole sono chiuse) giusto per far finta di fare qualcosa, ma ancora una volta gli interventi di sistema necessari per abbattere alla radice i consumi energetici degli edifici provinciali saranno rimandati.

Ovviamente, sarò felice di essere smentito se le chiacchiere saranno sostituite da fatti concreti.

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