Mercato automobilistico europeo: – diesel/+ elettrico

Gli ultimi dati rilasciati da ACEA mostrano che nei primi 10 mesi del 2023 le vendite di auto nuove nell’Unione Europea sono salite del 16,7% rispetto allo stesso periodo del 2022. Nel solo mese di ottobre 2023 la crescita è stata pari al 14,6%, rallentata dal mercato tedesco che è cresciuto solo del 4,9%. L’incremento delle vendite è dovuto principalmente alle auto elettriche (cresciute del 36,6% rispetto ad ottobre 2023) e da un analogo aumento di quelle ibride (anche se si registra un calo del 5% nella vendita di ibride plug-in). Crolla la quota di mercato dei modelli diesel scesi al 12% delle vendite totali (8 anni fa superavano il 50%).

Malgrado l’andamento non esattamente brillante del mercato tedesco, l’Unione Europea ha registrato un significativo aumento delle vendite di auto nuove, raggiungendo – nei primi 10 mesi di quest’anno – un volume complessivo pari a quasi 9 milioni di autovetture. Secondo i dati ACEA (associazione delle aziende automobilistiche europee) le auto immesse sul mercato sono così suddivise:

Distribuzione delle nuove auto vendute nell’Unione Europea sulla base del tipo di motore (crediti: grafico ACEA)

Il dato certamente più eclatante è quello della progressiva scomparsa dei modelli dotati di motore diesel. Nel 2015 coprivano poco più del 50% del mercato, mentre oggi sono ridotti al 12%. Gli effetti dello scandalo “diesel-gate” oltre alla preoccupazione sui limiti alla libera circolazione che potrebbero impedirne l’uso nei centri abitati hanno certamente influito sulle scelte dei consumatori.

Per l’industria italiana si tratta di una grave perdita perché – aldilà dei modelli diesel prodotti in Italia – le imprese nazionali erano molto forti nella produzione di componentistica che poi veniva esportata in Germania ed in altri Paesi. Questa è una realtà ormai superata dall’evoluzione del mercato e non basteranno le campagne anti-elettrico di alcuni esponenti del Governo italiano per rivitalizzare il settore.

Per quanto riguarda le auto elettriche, si nota una crescita consistente delle auto a trazione completamente elettrica (14,2% del mercato complessivo durante i primi 10 mesi del 2023), mentre si nota uno stallo nelle vendite di auto ibride plug-in. Forse i consumatori hanno fatto i loro conti ed hanno capito che le ibride plug-in sono certamente più flessibili rispetto alle auto solo elettriche, ma hanno costi di acquisto e di manutenzione decisamente più elevati.

Per il prossimo futuro, le aziende europee temono un rallentamento nella vendita di auto elettriche (o perlomeno una crescita più contenuta rispetto a quella fatta registrare quest’anno) perché molti consumatori europei si sono messi in attesa dell’arrivo di auto elettriche cinesi a “basso” costo.

Al momento non è dato sapere se l’Unione Europea affronterà tale situazione elevando barriere doganali che limitino le importazioni dalla Cina (con il rischio che la Cina applichi analoghi provvedimenti alle merci provenienti dall’Europa) oppure se proverà ad attuare provvedimenti tampone in attesa che anche i produttori europei riescano ad arrivare sul mercato con auto elettriche a costi contenuti (indicativamente entro i 25 mila Euro, parlando di auto “vere” e non dei “quadricicli” che qualche produttore europeo sta cercando di rifilarci). Nel frattempo diversi produttori europei (incluso Stellantis) stanno stipulando accordi con aziende cinesi per accaparrarsi forniture di batterie e di componentistica per auto elettriche a basso costo.

Il 2035 è ancora relativamente lontano e da qui ad allora potranno succedere tante cose. Un fatto è comunque certo: il mercato si sta evolvendo e quando i consumatori potranno acquistare auto elettriche di buona qualità ad un costo contenuto assisteremo fatalmente alla fine delle auto dotate di motore a combustione interna (la cui manutenzione è molto più costosa rispetto alle auto elettriche).

Sarà il mercato a deciderlo, indipendentemente dalla volontà della politica.

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