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Le nanotecnologie ci aiuteranno a sviluppare catalizzatori al palladio più efficienti?
Il palladio gioca un ruolo fondamentale come catalizzatore nelle celle a combustibile e negli elettrolizzatori usati per la produzione di idrogeno “verde”. Il palladio trova ampio impiego anche nelle marmitte catalitiche delle auto a benzina e in un gran numero di processi chimici utilizzati a livello industriale. Poiché il palladio esercita la funzione di catalizzatore…
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Le batterie al litio a stato solido saranno il futuro della mobilità elettrica?
La società americana QuantumScape ha annunciato che i test effettuati da Volkswagen hanno dimostrato che i suoi prototipi di batterie al litio a stato solido sono in grado di sostenere oltre 1.000 cicli di carica e scarica mantenendo oltre il 95% della originale capacità di carica. A questa caratteristica si aggiunge la possibilità di operare…
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Si fa presto a dire idrogeno “verde”, ma c’è ancora tanto lavoro da fare per migliorare gli elettrolizzatori.
Il consumo annuale di idrogeno all’interno dell’UE è pari a circa 8 milioni di tonnellate. Si tratta – in larghissima parte – di idrogeno “grigio” prodotto a partire dal gas naturale. Meno di 300 mila tonnellate sono prodotte annualmente per via elettrolitica. Le stime fatte per i prossimi anni prevedono un sostanziale aumento dei consumi…
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Il vano tentativo del Governo Meloni di difendere una “eccellenza automobilistica italiana” che ormai non c’è più
Un articolo pubblicato dalla giornalista economica Lisa Jucca fa una analisi delle politiche attuate dal Governo Meloni in campo automobilistico. Recentemente il Governo italiano ha ipotizzato di investire nel gruppo automobilistico Stellantis, sperando che questo basti per invertire la linea di tendenza che vede un progressivo declino della produzione automobilistica italiana. Non si vede come…
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I cinesi stanno seriamente pensando di estrarre l’uranio dall’acqua del mare?
Le acque marine contengono una piccolissima quantità di uranio (circa 3 parti per miliardo) disciolto sotto forma di ione uranile (UO22+). Si stima che la quantità di uranio complessivamente presente negli oceani ammonti a circa 4,5 miliardi di tonnellate, circa 1.000 volte l’uranio che si trova nelle riserve minerarie terrestri conosciute. Da molto tempo si…
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Molti anni fa volevamo diventare “eccellenti”, poi siamo diventati “innovatori” ed oggi ci accontentiamo di essere “sostenibili”
Il linguaggio muta continuamente e – esattamente come gli abiti – è soggetto alle mode. Ci sono parole che improvvisamente diventano comunissime e poi – altrettanto rapidamente – scompaiono. Alla fine del secolo scorso tutte le istituzione pubbliche e private ambivano a diventare “eccellenti”. Poi la moda dell’eccellenza è passata ed è stata sostituita dal…
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Meloni dichiara:”il piano Mattei non è una scatola chiusa!”. Infatti è una scatola vuota
Al termine del summit romano dedicato alle cooperazione tra Italia ed Africa c’è stata una pioggia di dichiarazioni entusiaste da parte del presidente Meloni e di alcuni suoi alleati di Governo. Purtroppo non è ancora chiaro quali siano gli obiettivi precisi del piano e soprattutto dove si troveranno le risorse necessarie per finanziarlo. Il premier…
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C’è il torio nel futuro dell’energia nucleare?
Il concetto originale fu ideato da Carlo Rubbia molti anni fa, ma – almeno fino ad oggi – non è mai andato oltre al livello di proposta. In pratica, si parte dal torio un elemento leggermente radioattivo che si trova in natura ed è molto più abbondante dell’uranio. Il torio (massa atomica 232) non è…
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Regolare automaticamente le caratteristiche ottiche del tetto di un edificio senza bisogno di energia elettrica
Agendo sulle caratteristiche ottiche del tetto (cambiandone la riflettività e l’emissività infrarossa) è possibile ridurre drasticamente i consumi termici di un edificio sia durante la stagione invernale che durante quella estiva. Un articolo pubblicato recentemente descrive un metodo passivo che permette di intervenire sulle caratteristiche di un tetto in modo automatico senza bisogno di disporre…
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Un nuovo metodo per rimuovere l’anidride carbonica dall’aria?
Una delle soluzioni proposte per contrastare l’effetto serra provocato dall’utilizzo dei combustibili fossili consiste nello sviluppo di sistemi che rimuovano l’anidride carbonica presente nell’atmosfera e – successivamente – la immagazzinino in depositi sotterranei per un congruo numero di anni. Le tecnologie di cattura e sequestro della CO2 sviluppate fino ad oggi non sono particolarmente efficaci…