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L’idrogeno “verde” è davvero tale?
Un articolo apparso recentemente su Nature Energy analizza in modo esteso le emissioni (indirette) di anidride carbonica legate alla produzione del cosiddetto idrogeno “verde” ovvero quello ottenuto dissociando acqua tramite un elettrolizzatore alimentato da fonti di energia rinnovabile. Se si tiene conto di tutti i fattori in gioco talvolta l’idrogeno “verde” non è particolarmente vantaggioso…
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Partire dagli scarti di tornitura per produrre efficaci catalizzatori per l’idrogeno verde
Ogni anno la lavorazione dei metalli produce milioni di tonnellate di scarti. Generalmente questi materiali vengono recuperati e rifusi. Uno studio recente dimostra che i trucioli metallici che si ottengono durante le operazioni di tornitura hanno caratteristiche superficiali molto particolari che li rendono ideali come supporto per la costruzione di catalizzatori avanzati utilizzabili per la…
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Dopo i pozzi di petrolio e metano avremo anche i pozzi d’idrogeno?
Un articolo apparso recentemente su Science (ripreso anche dalla rivista National Geographic) segnala il caso curioso di una miniera albanese dove – a seguito di ripetuti incidenti causati da esplosioni accidentali – è stata scoperta una consistente fuoriuscita dal sottosuolo di gas composto quasi interamente da idrogeno. Si stima che le emissioni annuali ammontino a…
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Le nanotecnologie ci aiuteranno a sviluppare catalizzatori al palladio più efficienti?
Il palladio gioca un ruolo fondamentale come catalizzatore nelle celle a combustibile e negli elettrolizzatori usati per la produzione di idrogeno “verde”. Il palladio trova ampio impiego anche nelle marmitte catalitiche delle auto a benzina e in un gran numero di processi chimici utilizzati a livello industriale. Poiché il palladio esercita la funzione di catalizzatore…
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Si fa presto a dire idrogeno “verde”, ma c’è ancora tanto lavoro da fare per migliorare gli elettrolizzatori.
Il consumo annuale di idrogeno all’interno dell’UE è pari a circa 8 milioni di tonnellate. Si tratta – in larghissima parte – di idrogeno “grigio” prodotto a partire dal gas naturale. Meno di 300 mila tonnellate sono prodotte annualmente per via elettrolitica. Le stime fatte per i prossimi anni prevedono un sostanziale aumento dei consumi…
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Cambia il PNRR: ci saranno abbastanza risorse per sostenere la transizione energetica?
Finalmente, dopo molti mesi di discussioni, il Governo ha presentato le sue proposte di modifica del PNRR, ridisegnando la destinazione di investimenti per un ammontare complessivo pari a circa 16 miliardi di Euro. Ufficialmente i nuovi stanziamenti dovrebbero essere principalmente destinati a sostenere i processi di transizione energetica, ma è davvero così?
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Il futuro (non solo) climatico del Trentino
In un editoriale apparso domenica 2 luglio il direttore del Nuovo Trentino Paolo Mantovan solleva il problema del totale disinteresse con cui è stato accolto un rapporto pubblicato dall’Agenzia provinciale APPA riguardante gli effetti provocati dal riscaldamento globale in Trentino. In questo momento cruciale per il futuro della nostra Provincia nessuno sembra preoccuparsi della sfida…
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Il problema ancora irrisolto dell’immagazzinamento dell’idrogeno: il comunissimo bicarbonato di sodio potrebbe rappresentare una valida soluzione?
L’idrogeno – oltre ad essere un vettore energetico efficiente e pulito – potrebbe essere molto utile anche per l’accumulo a medio-lungo termine dell’energia. Purtroppo i metodi attuali di immagazzinamento dell’idrogeno presentano vari limiti, sia in termini di ingombro che di sicurezza. Da molto tempo si stanno studiando tecnologie alternative che prevedono la possibilità di immagazzinare…
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Un forte aumento dell’uso dell’idrogeno potrebbe creare problemi per il clima
Un articolo apparso su Nature Communications discute i possibili problemi per il clima che potrebbero essere generati da un forte incremento dell’uso dell’idrogeno. L’idrogeno – di per sé – non produce alcun effetto serra, ma potrebbe far aumentare la presenza nell’atmosfera del metano (un gas che produce un fortissimo effetto serra) perché interagisce con alcuni…
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I finti e-fuel basati sulla anidride carbonica generata dai combustibili fossili
La recente decisione europea legata al possibile uso dei cosiddetti e-fuel per alimentare le nuove auto dotate di motore a combustione interna ha portato l’attenzione sui processi produttivi di questa nuova generazione di combustibili. Il limite principale degli e-fuel è legato ai costi che sono decisamente più elevati rispetto a quelli dei combustibili di origine…